Il San Donà 1 al World Scout Moot!
Quest'estate in Portogallo si è svolto il World Scout Moot, un evento scout mondiale rivolto a Rover, Scolte e Capi, a cui ha partecipato anche un Rover del nostro gruppo...
martedì 23 settembre 2025
Il World Scout Moot, dall’inglese “oggetto della discussione”, è l’evento mondiale proposto a giovani Rover, Scolte e Capi che si vogliono mettere in gioco nella realtà che li circonda. Avere la possibilità di partecipare ad un evento simile è una fortuna: i posti disponibili sono pochi a fronte dei tanti gruppi scout e la procedura di candidatura è lunga e complessa. Tra i fortunati a partecipare, quest'anno c'è stato anche un Rover del San Donà 1: Giovanni Rossetto. Vediamo cosa ci racconta della sua esperienza.
Ogni Moot ha un tema che lo caratterizza; quello di quest’anno era engaged, ed è lo spirito con cui i partecipanti sono stati chiamati a vivere la preparazione e l’evento stesso. Il Portogallo ha ospitato questo 16esimo Moot dal 25 luglio al 3 agosto mettendo a disposizione tutto il territorio e le ricchezze che aveva da offrire. Infatti, nei primi 6 giorni un totale di circa 140 gruppi ha vissuto ognuno un angolo diverso del Paese, vivendo la natura, la spiritualità, la politica e la cultura di quel specifico ambiente. Gli ultimi giorni hanno visto riunire i partecipanti in un unico luogo nei pressi di Porto, dove si sono svolti laboratori, giochi e attività facoltative. Le serate poi erano riempite da proposte accattivanti e ottime per socializzare e stare tra altri ragazzi provenienti da tutto il mondo. È proprio a partire dal contatto con gli altri, con l’affacciarsi e scontrarsi con un diverso con la “d” maiuscola, che il bagaglio personale di una persona si può arricchire, grazie ovviamente a un’esperienza che incornicia l’unicità del momento. Si viene sfidati dall’essere in un ambiente nuovo, il dover parlare una lingua straniera, affiancato da gente che non si conosce e, nonostante tutto, essere consapevoli che ci si vuole mettere d’impegno per non essere uno spettatore, ma un protagonista, affrontando spesso i propri limiti e le proprie difficoltà. È questo che contraddistingue e caratterizza questa esperienza, il fil rouge che l’evento ha evidenziato e tramite il quale può nascere una maggior consapevolezza su quanto noi giovani adulti possiamo essere e diventare: la differenza nel mondo del domani già da oggi!
Ogni Moot ha un tema che lo caratterizza; quello di quest’anno era engaged, ed è lo spirito con cui i partecipanti sono stati chiamati a vivere la preparazione e l’evento stesso. Il Portogallo ha ospitato questo 16esimo Moot dal 25 luglio al 3 agosto mettendo a disposizione tutto il territorio e le ricchezze che aveva da offrire. Infatti, nei primi 6 giorni un totale di circa 140 gruppi ha vissuto ognuno un angolo diverso del Paese, vivendo la natura, la spiritualità, la politica e la cultura di quel specifico ambiente. Gli ultimi giorni hanno visto riunire i partecipanti in un unico luogo nei pressi di Porto, dove si sono svolti laboratori, giochi e attività facoltative. Le serate poi erano riempite da proposte accattivanti e ottime per socializzare e stare tra altri ragazzi provenienti da tutto il mondo. È proprio a partire dal contatto con gli altri, con l’affacciarsi e scontrarsi con un diverso con la “d” maiuscola, che il bagaglio personale di una persona si può arricchire, grazie ovviamente a un’esperienza che incornicia l’unicità del momento. Si viene sfidati dall’essere in un ambiente nuovo, il dover parlare una lingua straniera, affiancato da gente che non si conosce e, nonostante tutto, essere consapevoli che ci si vuole mettere d’impegno per non essere uno spettatore, ma un protagonista, affrontando spesso i propri limiti e le proprie difficoltà. È questo che contraddistingue e caratterizza questa esperienza, il fil rouge che l’evento ha evidenziato e tramite il quale può nascere una maggior consapevolezza su quanto noi giovani adulti possiamo essere e diventare: la differenza nel mondo del domani già da oggi!
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