“Non so cos’è l’amore, ma a volte lo percepisco”
Leonardo e Alberto ci raccontano la loro impresa ciclistica fino a Medjugorje...
venerdì 6 settembre 2024
Ciao, siamo Leonardo e Alberto, e quest’estate abbiamo fatto un’esperienza un po’ diversa dal solito per metterci davvero in gioco e al servizio degli altri.
Siamo partiti da San Donà di Piave insieme ad altri 35 ragazzi della nostra età provenienti da realtà diverse, per partecipare assieme all’Impresa Ciclistica 2024, dal 6 al 18 agosto, e arrivare alla meta del nostro pellegrinaggio: Medjugorje.
E' stato chiaro fin da subito che dovevamo pedalare per qualcuno, portando le nostre preoccupazioni o gratitudini alla Madonna una volta arrivati sul colle,evitando di fare fatica senza uno scopo. Noi in particolare ci tenevamo una volta arrivati da Maria ad affidare il nostro gruppo e i cammini ADS.
Una delle cose che ci ha colpiti di più durante il nostro pellegrinaggio è stata sicuramente la disponibilità e generosità gratuita con cui siamo sempre stati accolti: ci trovassimo in oratori, parrocchie o centri giovanili, ogni persona che ci ospitava ci donava tutto quello che aveva a disposizione, lasciando trasparire tanta fiducia e rispetto per noi e il cammino che stavamo facendo.
Abbiamo imparato a metterci a servizio: ognuno di noi era tenuto a svolgere delle piccole attività, grazie alle quali abbiamo potuto anche conoscere meglio gli altri ragazzi delle realtà del triveneto con cui abbiamo condiviso quest’esperienza. Con loro abbiamo potuto confidarci e confrontarci quotidianamente sulle nostre fatiche, le aspettative e la crescita che questo cammino stava avendo su di noi. Anche i Salesiani sono state colonne portanti del nostro pellegrinaggio, essendo stati sempre i primi a spronarci nell’andare avanti, e parlando semplicemente per confrontarsi sulle motivazioni che ci portavano a fare una fatica così bella. Questo pellegrinaggio è stato sicuramente fondamentale per la nostra crescita, dandoci modo di riflettere sulla purezza che portiamo nel cuore, nello sguardo, nel nostro corpo e agli altri.
Porteremo per sempre questa esperienza nel cuore, custodendola come un grande esempio di fatica per qualcuno. E per riprendere una frase del nostro cammino, ora “so Chi ha creato il mondo, e so quanto sono amato”
Leonardo e Alberto
Siamo partiti da San Donà di Piave insieme ad altri 35 ragazzi della nostra età provenienti da realtà diverse, per partecipare assieme all’Impresa Ciclistica 2024, dal 6 al 18 agosto, e arrivare alla meta del nostro pellegrinaggio: Medjugorje.
E' stato chiaro fin da subito che dovevamo pedalare per qualcuno, portando le nostre preoccupazioni o gratitudini alla Madonna una volta arrivati sul colle,evitando di fare fatica senza uno scopo. Noi in particolare ci tenevamo una volta arrivati da Maria ad affidare il nostro gruppo e i cammini ADS.
Una delle cose che ci ha colpiti di più durante il nostro pellegrinaggio è stata sicuramente la disponibilità e generosità gratuita con cui siamo sempre stati accolti: ci trovassimo in oratori, parrocchie o centri giovanili, ogni persona che ci ospitava ci donava tutto quello che aveva a disposizione, lasciando trasparire tanta fiducia e rispetto per noi e il cammino che stavamo facendo.
Abbiamo imparato a metterci a servizio: ognuno di noi era tenuto a svolgere delle piccole attività, grazie alle quali abbiamo potuto anche conoscere meglio gli altri ragazzi delle realtà del triveneto con cui abbiamo condiviso quest’esperienza. Con loro abbiamo potuto confidarci e confrontarci quotidianamente sulle nostre fatiche, le aspettative e la crescita che questo cammino stava avendo su di noi. Anche i Salesiani sono state colonne portanti del nostro pellegrinaggio, essendo stati sempre i primi a spronarci nell’andare avanti, e parlando semplicemente per confrontarsi sulle motivazioni che ci portavano a fare una fatica così bella. Questo pellegrinaggio è stato sicuramente fondamentale per la nostra crescita, dandoci modo di riflettere sulla purezza che portiamo nel cuore, nello sguardo, nel nostro corpo e agli altri.
Porteremo per sempre questa esperienza nel cuore, custodendola come un grande esempio di fatica per qualcuno. E per riprendere una frase del nostro cammino, ora “so Chi ha creato il mondo, e so quanto sono amato”
Leonardo e Alberto