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ORATORIO DON BOSCO - San Donà di Piave

Riconoscere nel profondo cosa è giusto…

del 24 gennaio 2019

Il vivere la Carta di Clan prosegue affrontando ora il punto servizio...

Le riflessioni proposte sul servizio della pattuglia che se ne occupa sono iniziate con la partecipazione al presepio vivente il 16 dicembre scorso; questa esperienza poi è servita nella successiva attività del 13 gennaio a stimolare il confronto tra servizio “reciproco”, cioè arricchente per chi lo compie e per chi lo riceve, e quello “fine a se stesso” senza un ritorno.

All’inizio di gennaio abbiamo fatto una seconda attività di riflessione, partita dalla condivisione da parte di ognuno della parola che più secondo lui riassume il concetto di servizio.

Riflettendo sulla differenza tra il servizio occasionale, rappresentato dal presepio vivente, e il servizio quotidiano abbiamo vissuto tre momenti. All’inizio ci è stato presentato un cartellone con disegnato una figura umana senza occhi, bocca, orecchie, mani e piedi. A questo punto ci hanno chiesto di pensare quale sia la parte del corto che sentiamo più importante e punto forte nei servizi che svolgiamo. Ognuno l’ha ritagliata da un giornalino e l’ha attaccata sul cartellone. È stato utile per avere una visione collettiva di debolezze e virtù presenti in Clan e sebbene le altre parti del corpo fossero ben distribuite tra di noi nessuno aveva scelto i piedi.

Successivamente ci sono stati proposti esempi di vero servizio quotidiano, cioè persone che si sono distinte per la loro scelta di vita. Sono stati trovati per ogni parte del corpo analizzata cittadini italiani che hanno ricevuto l’onorificenza al Merito della Repubblica Italiana conferitagli dal Presidente della Repubblica per l’anno 2018:

·       Per gli occhi è stato scelto Marco Omizzolo, 43 anni (Sabaudia - LT), Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per la sua coraggiosa opera in difesa della legalità attraverso il contrasto al fenomeno del caporalato”

·       Per i piedi è stato scelto Vito Massimo Catania, 39 anni (Regalbuto - EN) Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo generoso impegno nella sensibilizzazione sul tema delle barriere architettoniche e sociali”

·       Per la bocca è stata scelta Maria Rosaria Coppola, 62 anni (Napoli), Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il coraggio e lo spirito di iniziativa con cui ha pubblicamente difeso un giovane straniero vittima di una aggressione razzista.

·       Per le mani è stato scelto Roberto Luigi Giuseppe Crippa, 51 anni e Luisa Fricchione, 57 anni (Tione - TN), Ufficiali dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per lo straordinario esempio di generosità e solidarietà che li ha visti adottare otto giovani etiopi rimasti orfani in seguito alla guerra civile”

·       Per le orecchie è stato scelto Igor Trocchia, 46 anni (Bergamo), Cavaliere dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana: “Per il suo esempio e la sua determinazione nel rifiuto e contrasto a manifestazioni di carattere razzista

Queste persone ci hanno ricordato come il servizio sia qualcosa che appartiene alla nostra quotidianità e va oltre le attività organizzate, non si tratta solo di sforzarsi nel fare qualcosa per gli altri ma nel riconoscere nel profondo cosa è giusto. Quindi per tenerci attivi e non perdere la “forma fisica del servizio” ci è stata consegnata una scheda di allenamento per potenziale dei muscoli particolari: il cuore, riflettendo sulla preghiera e il voler bene; mani piedi e lingua parlando di solidarietà, atti di carità e tempo per gli altri; testa, braccia e orecchie attraverso fraternità, condivisione e ascolto dell’altro

Abbiamo concluso con una riflessione da parte di don Massimo e una preghiera:

"Cristo non ha mani
ha soltanto le nostre mani
per fare oggi il suo lavoro.

Cristo non ha piedi
ha soltanto i nostri piedi
per guidare gli uomini
sui suoi sentieri.

Cristo non ha labbra
ha soltanto le nostre labbra
per raccontare di sé agli uomini di oggi.

Cristo non ha mezzi
ha soltanto il nostro aiuto
per condurre gli uomini a sé oggi.

Noi siamo l'unica Bibbia
che i popoli leggono ancora
siamo l'ultimo messaggio di Dio
scritto in opere e parole."

Autore: Letizia Trevisiol e Sara Tonello

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