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ORATORIO DON BOSCO - San Donà di Piave

La gioia di ritrovarsi al "don Bosco"

del 21 gennaio 2019

20 Gennaio 2019, Convegno degli Ex Allievi: un’occasione per incontrarsi e riscoprire l’appartenenza ad un ambiente che, pur rinnovato, profuma di famiglia

E’ bello per molti provare l’ebbrezza di riscoprirsi allievi di don Bosco, accolti in una struttura che, pur rinnovata, profuma sempre di famiglia. Il cuore di qualcuno dai capelli “più bianchi che grigi” accelera mentre ascolta attento il saluto del Direttore, don Massimo Zagato, e il suo richiamo alla responsabilità di coltivare e trasmettere un patrimonio di esperienze che trova radici in don Bosco. 

L’offerta formativa del Centro, presentata dal vicedirettore, prof. Alessandro Cappelletto, è sicuramente lontana da quella sperimentata da ciascun partecipante, ma ci sono elementi che la tradizione ha accolto e conservato e che don Massimo invita a scoprire. Come un gioco che coinvolge gli Ex Allievi nel ruolo di attori protagonisti.

La visita guidata ai laboratori offre l’opportunità di cogliere l’intelligente intento di una scuola che sa dialogare con le imprese raccogliendone le istanze e rinnovando gli ambienti per preparare gli studenti ad inserirsi con competenza nel mondo del lavoro. 

L’attenzione dei visitatori lascia il posto alla meraviglia quando i responsabili di reparto mostrano i nuovi laboratori di carrozzeria (lavorazione lamiera, tintometro) e di energie rinnovabili che verranno inaugurati il 31 Gennaio, giorno di don Bosco, dal nuovo Ispettore don Igino Biffi, alla presenza delle autorità civili e degli studenti. 

Ma ciò che maggiormente connota la scuola salesiana (e che tutti indistintamente colgono come elemento qualificante) è la proficua relazione tra allievo e formatore; un rapporto basato sulla confidenza e disponibilità (su richiesta ogni spiegazione viene ripetuta, ogni dubbio tecnico viene chiarito), sulla sensibilità e attenzione volte ad individuare gli elementi di preoccupazione e di disagio dei ragazzi. Lo stesso Direttore viene descritto dai giovani presenti (che pur pochi, donano freschezza all’incontro) come persona autorevole ed amica. Un binomio, questo, che è fondamentale per ogni buon successo in ambito educativo. 

Ben lo raccontano, nelle interviste estemporanee, una mamma grata per l’aiuto fornito al proprio figlio, così come due giovani Ex Allievi carichi di nostalgia per un’esperienza che ha segnato positivamente la loro vita, ma anche gli alunni di quarta, che in rappresentanza dei compagni, hanno accettato di testimoniare, con la loro presenza, la validità del percorso scelto. 

Quanto emerso sembra felicemente sposarsi con la pagina del Vangelo commentata da don Massimo durante l'omelia: Maria, alle nozze di Cana, spostando con premura la sua attenzione sugli altri, restituisce agli sposi la gioia della festa. 

E’ questo, in definitiva, anche lo scopo dell’incontro di oggi ed il compito che viene affidato a ciascuno: essere vino che dà frizzantezza alla vita di chi ci sta accanto.

La Santa Messa ed il pranzo conclusivo diventano allora altrettante occasioni per ringraziare il Signore della grazia ricevuta: aver incontrato don Bosco, riconoscibile ancor oggi nella memoria o nel volto di un salesiano, di un insegnante, di un formatore che ha saputo indicare o far riscoprire la strada della bellezza, dell’impegno e dell’onestà. 

 

Autore: Wally Perissinotto

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