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ORATORIO DON BOSCO - San Donà di Piave

Festa di don Bosco al CFP con Inzaghi

Una Festa di don Bosco davvero speciale quella di quest’anno! Il 2018 è l’anno nel quale si festeggiano i 90 anni della presenza salesiana qui a San Donà di Piave. Non poteva essere una Festa di don Bosco come tutte le altre…

Come tradizione, abbiamo iniziato i festeggiamenti con la Santa Messa, per ringraziare e affidarci a Dio, a Maria e al nostro santo protettore, San Giovanni Bosco. A presiedere l’Eucarestia c’era don Andrea Toso, viceparroco della parrocchia del Duomo di San Donà di Piave. Ecco una sintesi delle sue parole durante l’omelia: “I discepoli rivolgono a Gesù una domanda: «Chi è il più grande nel regno dei cieli?», perché hanno il desiderio di essere grandi. Tutti noi abbiamo questo desiderio, vogliamo essere grandi; ma di fronte a questo desiderio, ci sono alcuni elementi da non dimenticare: per diventare grandi bisogna imparare, bisogna diventare piccoli, bisogna andare a scuola…a volte non vogliamo impegnarci, perché pensiamo di essere già grandi, di sapere già fare quella cosa, oppure pensiamo che qualcosa non serve nella vita. In realtà tutto serve, tutto ci aiuta ad aggiustare la mira. Non diventerò mai grande se penso di sapere tutto. Per diventare grande non sono io che mi faccio grande, ma sono gli altri che mi riconoscono come grande, che riconoscono in me qualcosa di grande, qualcosa di prezioso e di speciale. Oggi don Bosco ci dice che grande è chi si dà per gli altri, che si spende per gli altri, chi valorizza gli altri. Gesù vuole lavorare sul nostro cuore: chiediamo a San Giovanni Bosco di aiutarci a capire come aiutare gli altri, come essere dono. Affidiamo a lui tutte le nostre preghiere, perché Dio ci ama e ci invia verso gli altri.”

Dopo la Santa Messa abbiamo gustato un buon krapfen e, in seguito, ci siamo spostati nella sala teatro, per alcuni momenti molto importanti.

Inizialmente è stata consegnata la tradizionale targa all’Amico sostenitore del C.F.P. “don Bosco”, quest’anno assegnata all’azienda Agiesse.

Le parole del Coordinatore del nostro settore motoristico, Roberto Partata“L’azienda Agiesse non è una semplice azienda che fornisce materiale e attrezzature per il settore motoristico; è un’azienda che ci dà sempre dei buoni consigli, che ci offre una grande professionalità e ci introduce in nuove realtà e prospettive per il settore. Il tutto al di là del solo rapporto professionale.”

Le parole di Adelino Turchetto, titolare dell’azienda Agiesse: “Vi ringrazio molto, mi fate pensare a quando avevo l’età di questi ragazzi; oggi provo una grande emozione, è un grande regalo quello che mi avete fatto.”

In seguito è avvenuta la premiazione degli ex-allievi meritevoli dello scorso anno formativo: il premio è stato assegnato a De Vecchi Gino (settore motoristico) e a Bute Gabriele (settore elettrico). Le borse di studio sono offerte dal gruppo Ex-allievi, grazie alla raccolta in occasione del convegno organizzato ogni anno a metà gennaio: si ringrazia Luigino Davanzo, presiedente del comitato Ex-allievi, per il contributo e la presenza.

Uno dei momenti più importanti della festa è stata la Consegna degli attestati e diplomi di qualifica agli ex-allievi dell’anno formativo scorso.

E per concludere alla grande la festa di quest’anno, ecco la grande sorpresa: Filippo SuperPippo Inzaghi qui con noi al C.F.P. “don Bosco”!

L’accoglienza è da stadio: tutti i nostri giovani con il telefono in mano per scattare foto e registrare video. Il nostro Direttore don Massimo, dopo il saluto di benvenuto, ha accolto SuperPippo con un video a lui dedicato, che ha presentato il percorso e i numerosi successi del campione. Don Massimo si è poi rivolto a SuperPippo con alcune domande; ecco una sintesi delle parole di Filippo Inzaghi:

“Mi avete emozionato con il video trasmesso, l’affetto della gente è la cosa più bella. Ora ho un altro ruolo, quello di allenatore, ma l’affetto è ciò che mi ha sempre accompagnato, vi ringrazio per l’invito di oggi. Da bambino praticavo tanti sport…fare sport fa bene, per il fisico e per la mente. Andavo allo stadio, in curva, a vedere il Piacenza. Ho iniziato a giocare a calcio con mio fratello Simone e la passione per questo sport ci ha piano piano aiutato a capire che il calcio poteva essere il nostro futuro. Io sono ragioniere, i miei genitori mi hanno permesso di giocare a calcio solo se andavo bene a scuola, sono grato a loro per ciò che hanno fatto per me. Ho sempre fatto un po’ fatica a parlare di sacrificio, perché quello che era un divertimento è diventata una professione. Amo tantissimo quello che faccio, se uno la vive così poi viene premiato, ho realizzato tutti i miei sogni grazie all’impegno. Nella mia carriera le serate magiche sono state tante, ma devo ricordare anche il passato: a 18 anni sono andato via da Piacenza per giocare nella Legapro a Leffe; inizialmente ho giocato pochissimo, sarei potuto tornare a casa e rinunciare, ma poi con il primo goal nei professionisti ho iniziato a pensare che quella poteva essere la mia strada. La mia notte è quella di Atene, 2 goal e la vittoria nella Champions. Ognuno di noi deve essere uomo nella propria vita…per il lavoro che facciamo sappiamo che dobbiamo essere un esempio: ma ognuno deve essere se stesso, non posso pensare di copiare qualcuno, io sono io, con i pregi e i difetti. Ognuno deve essere uomo, non c’è solo il calcio. Fare sport ti aiuta a stare a determinate regole, nell’onesta e nel divertimento, con la testa sulle spalle. Da piccolo frequentavo l’oratorio di San Nicolò, dove ho iniziato a giocare negli esordienti. L’augurio che vi faccio è che il vostro futuro sia roseo: un grazie è per i miei genitori, sono stati da esempio. Famiglia e scuola ci possono dare l’educazione giusta per affrontare la vita, per superare tutto.”

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Abbiamo salutato SuperPippo cantando tutti insieme l’inno della nostra scuola: Salve don Bosco Santo!!

 

Ecco il video pubblicato dalla pagina Facebook Venezia FC:

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Autore: Alessandro Ferro - Animatore digitale

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