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CINEMA TEATRO DON BOSCO via XIII Martiri, 86 - San Donà di Piave (VE) - Tel. 346 960 5687 - vedi tutta la programmazione

Dunkirk

Cristopher Nolan costringe anche noi, per due ore, intrappolati nell'inferno di Dunkirk...

la recensione di Tutti al cinema Appassionatamente

 

Se la lunga sequenza iniziale di "Salvate il soldato Ryan" resta la scena più rappresentativa di come il cinema moderno, libero da punti di vista morali o ideologici, ha saputo raccontare la guerra calando lo spettatore, forse come mai prima, dentro la battaglia, il nuovo film di Cristopher Nolan espande quella sensazione per tutte le due ore di DUNKIRK, facendoci vivere una vera e propria, drammatica, esperienza, da cui non riusciamo a sottrarci per un solo istante. Questo è forse il primo punto di forza su cui Nolan puntava.
E qui non stiamo parlando di uno sbarco eroico, destinato a rovesciare le sorti di una guerra "giusta" contro il più grande male degli ultimi secoli. Non stiamo parlando di eroi che, a imperitura memoria, giaceranno, venerati da chi riesce a conservare una memoria libera da pregiudizi, nel cimitero di guerra americano di Colleville sur Mer in Nornandia.
DUNKIRK racconta una disfatta. Una disfatta che tuttavia costituisce una grande vittoria. È il secondo punto di forza del film, il suo essere antieroico ma eroico al tempo stesso. Se salvare un solo soldato rappresentava per Spielberg un altro modo di onorare il passo della Torah che è stato poi la base per raccontare la vicenda di Oskar Schindler, Nolan ci parla dei 330.000 soldati inglesi tirati fuori dalla spiaggia di Dunkerque, trasformata in una trappola dove la Wermacht li aveva inchiodati, insieme ai francesi, e li stava decimando con i propri bombardieri, in attesa dell'ultimo definitivo assalto. E 330.000 è un numero impressionante se solo pensiamo alle lacrime di Schindler per ogni singolo ebreo che non aveva potuto salvare.
Il terzo punto di forza è quello solito di Nolan: la messa in scena.
Tre punti di vista con tre ordini temporali diversi, un'altra genialata di Nolan: una settimana, quello del soldato Tommy; un giorno quello di Mr. Dawson, un'ora quello del pilota Farrier. 
Tre storie con pochissimi dialoghi che si intersecano e si confondono, su campi lunghi mozzafiato o strettissime inquadrature angoscianti. Un grande lavoro quello svolto dal montatore Lee Smith, dal direttore della fotografia Hoyte Van Hoytema e dalla partitura musicale martellante di Hans Zimmer, lo stesso gruppo di "Interstellar".
A terra seguiamo il giovane soldato Tommy (Fionn Whitehead), unico superstite del suo plotone, e il suo disperato tentativo di sfuggire alla mattanza che ormai è diventata quella spiaggia, dove innumerevoli, lunghissime file di soldati sono in attesa d'imbarcarsi in quella "impossibile" evacuazione.
In mare, Mark Rylance è Mr. Dawson, uno dei tantissimi civili inglesi, proprierari di barche ancorate nei porti affacciati sulla Manica, che ha accolto l'ordine della Royal Navy di dirigersi a Dunkerque per aiutare nell'evacuazione.
Nel cielo, Tom Hardy è Farrier, pilota in missione, con altri due spitfire, con poco carburante a bordo, forse insufficiente per tornare di là della Manica da dove sono partiti. 
Nel cast c'è posto anche per Cillian Murphy, il soldato impaurito raccolto in mare da Mr. Dawson, e per un intenso Kenneth Branagh, il comandante Bolton che dirige l'evacuazione, ultimo soldato inglese sul molo.
Sono venticinque anni che Nolan ha in mente un film sull'evacuazione di Dunkerque, venticinque anni serviti ad acquisire esperienze e competenze, da potersi permettere perfino di accantonare, perché, con pellicola IMAX 65 mm. ed effetti speciali quasi elementari, l'obiettivo era quello di realizzare un'opera il più realistica e intensa possibile. Il risultato sono due ore di totale immersione in quelle drammatiche sequenze: come essere su quella spiaggia, come essere su quelle acque, come essere dentro a quello spitfire. Un obiettivo centrato in pieno.

di Dino Geromel

 

VENERDI' 27 OTTOBRE
ore 20:45

SABATO 28 OTTOBRE
ore 21:00

DOMENICA 29 OTTOBRE
ore 16:15 e 18:30

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