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ORATORIO DON BOSCO - San Donà di Piave

Don Bosco in Zimbabwe: “qui con voi mi trovo bene”

del 26 gennaio 2021

Sono arrivati gli ultimi due container contenenti il materiale recuperato dall’ex Centro professionale Inapli. Il dettagliato racconto di don Zamberlan.

 

Cari amici del DIM.MI e dell’Oratorio Don Bosco di San Donà di Piave,

vorrei vedervi tutti “sani e salvi” dal Covid 19, ma anche sempre giovani di cuore e di spirito. 

Vi devo annunciare finalmente che i due container di 6 Mt sono arrivati. Nella dogana è andato tutto liscio perché i documenti erano in ordine e a tempo. Sembra che questa nuova agenzia chiamata “Logistica” funzioni un po’ meglio della precedente. 

Come vedrete dalle fotografie che vi allego, lo scaricare i container è stata una vera avventura, perché l’abbiamo dovuto fare tutto con i muscoli dei miei poveri negri. Non c’è stato verso di trovare una gru in tutto Hwange, perché o erano rotte o le miniere erano chiuse per il virus. Allora abbiamo deciso di fare tutto a mano.

Così ieri abbiamo lavorato fino all’una e mezzo della notte, dopo aver deciso di tagliare il container di 14,200 t. Perché non siamo riusciti ad aprirlo facendolo scorrere sul fondo del camion. Questa mattina alle 6 e mezza abbiamo ricominciato il lavoro. Stiamo concludendo adesso che sono le 12,00 a.m. Ieri abbiamo dato loro un buon pranzo per tirar su il morale e 15 dollari ciascuno (qui è quasi un mese di lavoro).

Specialmente i nostri operai vi ricordano molto: Michael, Cletus, Liberty e Misheck. Come vedete vi mando anche due foto affinché vediate come e dove i due container sono stati sistemati.

Certamente queste foto vi dicono che vi stiamo aspettando non appena possibile per passare le macchine nella nuova costruzione che abbiamo dovuto interrompere per il virus. Forse riprenderemmo dopo la festa di Don Bosco. In due mesi di tempo credo che completeremo il primo laboratorio.

 

Nel frattempo vi devo dire che la Provvidenza continua a sorprenderci, perché abbiamo fatto un convegno con USA AIDS che ci pagano la costruzione di uno “Storage” di 30 x 10 mt e gli uffici dell’organizzazione di 30 x 15,75 che loro useranno per 5 anni e dopo gli edifici rimarranno a disposizione del collegio.

   

Per Luglio gli edifici dovrebbero essere pronti. Per 5 anni saranno la sede centrale della distribuzione di viveri per tutta la regione nord, che è la più povera di tutto lo Zimbabwe. La costruzione sarà a cargo del Collegio. 

     

Finisco questo breve report dicendovi che, grazie a Dio, noi Salesiani stiamo tutti bene e che condividendo con la gente le incertezze e i dolori del momento presente cerchiamo di stare accanto a coloro che soffrono più di noi.

Dato che il Signore mi ha dato la missione di costruire qui in Hwange la seconda opera Salesiana dello Zimbabwe vi dirò che, anche se si lavora ancora “nelle catacombe”, Iddio ha dimostrato che vuole essere qui a Hwange per dare a questi giovani un futuro più degno attraverso il carisma di Don Bosco. Anch’io posso dire con Don Bosco “qui con voi mi trovo bene”.

Speriamo che quest’anno ci possiamo rivedere in Italia verso la fine d’anno.

Iddio vi benedica e l’ Ausiliatrice ci guidi sempre.

Con affetto ed una preghiera

don Bruno Zamberlan sdb

 

 

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