Il percorso si è svolto online, tramite il sito dell’aviazione civile del Lussemburgo, in quanto offriva la possibilità di sostenere l’esame in inglese e senza costi. Essendo riconosciuto dall’EASA (Agenzia dell’Unione Europea per la Sicurezza Aerea), il patentino ha validità in tutti gli Stati membri, e il percorso ha previsto lo studio di moduli teorici su tematiche fondamentali come l’aviazione, le normative, i rischi legati al volo e le corrette modalità di utilizzo dei droni. Al termine di ogni modulo abbiamo sostenuto un test: in tutto erano quattro, e dopo circa tre ore di impegno siamo riusciti a ottenere la certificazione A1/A3, valida a livello europeo per cinque anni.

Ciò che abbiamo trovato particolarmente interessante è stato scoprire quante conoscenze e quanta responsabilità siano necessarie per pilotare un drone in modo sicuro. Non si tratta solo di farlo volare, ma di comprendere il contesto in cui si opera, rispettare le regole e valutare i rischi. Questo ci ha fatto riflettere su quanto la tecnologia, se utilizzata con consapevolezza, possa diventare uno strumento utile e potente.

Dal nostro punto di vista, questa esperienza ha rappresentato anche una vera occasione di crescita personale: ci ha aiutato a sviluppare un approccio più attento e responsabile verso l’uso dei droni, oltre a migliorare le nostre capacità di studio autonomo e gestione del tempo. Inoltre, il patentino ottenuto potrà rappresentare un valore aggiunto per il nostro futuro lavorativo, arricchendo il curriculum con una competenza tecnica sempre più richiesta.

Siamo grati di aver potuto svolgere questa attività e consigliamo a chiunque sia interessato al mondo dei droni di intraprendere lo stesso percorso.

— Buccudu Matteo, Tardivo Andrea, Tematoru Raul.